Bando ISI INAIL 2019 sull’amianto
Mancano ancora poche settimane per presentare le domande online visto che il 30 maggio 2019 scade il bando ISI INAIL per chiedere un contributo a fondo perduto per la rimozione dell’amianto.
La notizia è passata in sordina e, ancor oggi, a meno di quindi giorni dalla scadenza, il bando ISI INAIL 2019 sull’amianto in Italia è ai più sconosciuto.
In verità il bando è stato ufficializzato a fine 2018 con il “click day” che si terrà a giugno 2019.
Ad oggi possiamo dire che è certamente il più importante finanziamento dedicato alla sicurezza e salute fatto dallo Stato Italiano dedicato esclusivamente allo smaltimento amianto a livello industriale.
La cosa più interessante dell’operazione è che da subito si è parlato di un incentivo a fondo perduto che serve a finanziare tutte quelle operazioni volte alla rimozione e bonifica di tutte quelle zone in Italia dove l’amianto è sempre presente.
Un finanziamento importantissimo di oltre due miliardi di euro che copre il 65% del costo dell’intervento per un massimo di 130 mila euro per singola azienda.
Come partecipare al bando a fondo perduto INAIL per la rimozione dell’amianto
Viste le ingenti cifre messe a disposizione dallo Stato in molti, soprattutto in quest’ultimo mese, hanno deciso di fare domanda e, nelle ultime ore la richiesta e la partecipazione ha toccato vette elevatissime.
L’importante è non farsi prendere dalla frenesia dell’ultima ora ed è fondamentale, prima di inviare la propria domanda, di verificare preventivamente i requisiti per poter accedere al bando.
Ultima data disponibile sono le ore 18 del 30 maggio 2019 quando si chiuderà la prima selezione alla quale si partecipa semplicemente facendo domanda dal sito INAIL.
Un processo del tutto digitalizzato da fare in modalità telematica che semplicemente consiste in una procedura “valutativa a sportello” articolata in tre fasi.
Una volta compilata la domanda digitale e salvata nella sezione “servizi online” del sito INAIL, bisognerà inoltrarla online nei giorni e orari di apertura dello sportello informatico, meglio conosciuto con il nome di “click day”.
Le date e gli orari di accesso saranno pubblicati sul sito dell’INAIL a partire dal 6 giugno 2019, ma seppur la procedura non è complessa viene stimato, basandosi sulle statistiche dei precedenti bandi, che solo il 13% delle aziende che vi partecipano, generalmente, superano questa fase.
Ecco perché è sempre bene chiedere anche la consulenza preventiva di aziende che operano nello smaltimento e bonifica amianto che, lavorando da anni nel settore, sanno in che modalità istruire la pratica onde evitare intoppi o dinieghi nelle fasi successive, anche perché il più delle volte il diniego si basa su errori tecnico/amministrativi legati ad un’errata compilazione nella fase iniziale di presentazione del progetto.
Prime informazioni per accedere al bando INAIL
Prima di accedere al bando andando direttamente sul sito ufficiale di INAIL, è sempre bene avere le idee chiare e sapere anticipatamente alcune informazioni di base così da non trovarsi impreparati al momento della compilazione della domanda.
Abbiamo deciso di riassumere di seguito sei delle principali domande che generalmente vengono fatte da chi vorrebbe utilizzare la sovvenzione per bonificare un’area soggetta all’amianto.
Queste brevi domande e risposte saranno d’aiuto per capire se e come è possibile rimuovere l’amianto e/o come smaltire l’eternit:
- In un’unica domanda si può richiedere lo bonifica di siti diversi?
Risposta: No, ogni singola domanda deve riguardare una unica unità produttiva - Attualmente si può già presentare un piano di lavoro alla ASL di competenza?
Risposta: Anche se i lavori debbono avere inizio dopo la fine di maggio già ad oggi è possibile presentare il proprio piano di lavoro - Cosa è finanziabile con il bando a fondo perduto?
Risposta: Quest’anno sono finanziabili, oltre ai lavori, anche le spese tecniche, per un importo massimo di 200 mila euro più IVA. - Se non esiste sull’area una attività produttiva è possibile bonificare l’area stessa?
Risposta: NO - Si possono fare bonifiche amianto parziali, ad esempio di tetti?
Risposta: Sì, da quest’anno anche le bonifiche parziali sono contemplate, ma con specifiche ampiamente dettagliate sul bando - Oltre alla bonifica dell’amianto si può fare insieme anche la demolizione e la ricostruzione della struttura o ad esempio del tetto?
Risposta: Per beneficiare del contributo al netto delle strutture è possibile ma solo a determinate condizioni.
Alcuni consigli utili per avere il bonus amianto
Come dicevamo ad inizio articolo la procedura per accedere al bando è semplice, ma spesso quando viene fatto senza l’ausilio di personale competente si rischia di tralasciare alcuni dettagli che poi, in sede finale, possono essere di vitale importanza.
Ecco perché consigliamo sempre di procedere, in primis, con una verifica amministrativa per capire se l’azienda ha tutti i requisiti per partecipare al bando.
Il Legale Rappresentante d’Impresa dovrà verificare che tutto sia in regola e che non vi siano pendenza in corso di alcun genere.
L’ulteriore step è quello tecnico per capire la fattibilità del progetto e, se necessario, apportare modifiche onde evitare un’esclusione successiva.
Infine il punteggio. Dopo che la parte amministrativa e tecnica è stata risolta è sempre bene accertarsi che le dimensioni aziendali siano tali da consentire il raggiungimento dei 120 punti del punteggio consentito.
Se tutti i documenti sono in regola bisognerà aspettare il click day, dopo di che l’azienda trasmetterà ad INAIL tutta la documentazione tecnica ed amministrativa in possesso.
A questo punto dopo un’istruttoria di 120 giorni da parte di INAIL si potrà partire con i lavori, con un’attenzione particolare a seguire scrupolosamente tutte le indicazioni che INAIL fornirà volta per volta.